Schegge di Lola
24 ottobre 2009
Riflessioni sgangherate sulla crisi
La crisi non è finita. Anzi, sta cominciando adesso.
Piantiamola di ascoltare le bufale del Premier e guardiamo il mondo in faccia. Se stiamo continuando a sopravvivere, se tanta gente ancora riesce a mettere insieme il pranzo e la cena, se sembra (ma a me non sembra) che il nostro Paese stia reagendo meglio degli altri (addirittura meglio della Gran Bretagna, che pare sull'orlo dell'abisso) è solo perché abbiamo una quantità di Nero che farebbe impressione a qualsiasi altro Paese del Primo Mondo.
I nostri governanti lo sanno bene, ed è per questo che hanno organizzato la più grande sanatoria mai vista chiamandola Scudo Fiscale: il 5% su tutto il sommerso è una cifra enorme. Salverà le Banche dalla crisi di liquidità assai meglio dei Tremonti Bond che pretendevano di vendere denaro alle Banche al 7-8%... e a quanto dovrebbero rivenderlo, quel denaro, le Banche, per coprire i costi nonché l'assunzione del rischio di credito connessa? Tenendo presente che l'Euribor 6 mesi è ormai all'1,3%... e che se avete un conto con tasso debitore indicizzato all'euribor (invece che il classico tasso fisso adeguato al massimo consentito dalle leggi antiusura) probabilmente non pagate il 7-8% alla Banca...
Immaginate invece questi capitali che rientrano dall'estero (o dal materasso di casa, o dalla cassaforte del dentista...): milioni di euro che le Banche potranno mettere nei loro prodotti più "succulenti": polizze index linked, unit linked, prodotti strutturati, fondi comuni di investimento, tutti quei prodotti da cui da un anno a questa parte i piccoli risparmiatori si tengono ben lontani (preferendo rimetterci investendo nei BOT...).
Insomma, altro che industria manifatturiera e Paese virtuoso: il nostro stesso peccato ci salverà?
Salverà le Banche, di sicuro. Ma dato che a dispetto della crisi i parametri di Basilea 2 sono vivi e vegeti e si teme che Basilea 3 cambierà tutto per non cambiare niente, dubito che la salvezza delle Banche significherà salvezza anche per le piccole imprese che oggi si vedono negato l'accesso al credito. E allora? E allora, probabilmente, finirà come sta finendo negli altri Paesi europei: che i soldi si fermeranno lì. Per molto tempo. In economia sembra che nessuno impari mai la lezione dal passato. La Banca Mista è costata cara ai Paesi Europei all'inizio del secolo, sta costando cara adesso. La reazione è stata, settant'anni fa, di proibirla. Adesso, per quanto lo Stato cerchi invece di incentivarla, le Banche si stanno tirando indietro. Ma senza erogare il credito, con questi tassi, non potranno sopravvivere a lungo.

Intanto la gente chiude i conti, perché non ha più stipendi da canalizzare. Disinveste, perché deve fare fronte alle spese quotidiane, dato che la cassa integrazione non basta. E compra sempre meno beni di consumo e sempre più gratta e vinci. Ecco, quello è un settore in forte crescita. Anche con la crisi, il Banco vince. Sempre.

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posted by Lola Bi at 10/24/2009 06:06:00 AM | Permalink |


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