Le condizioni della vita moderna – meno stabile, più incerta di prima – aumentano i pesi del matrimonio per l'uomo; i benefici invece sono diminuiti perché può provvedere facilmente da solo al suo mantenimento e, in genere, soddisfare i bisogni sessuali. Certamente il matrimonio comporta comodità materiali (“si mangia meglio in casa propria che al ristorante”) - comodità erotiche – (“è come avere il bordello in casa”) - libera l'individuo dalla solitudine...
Simone de Beauvoir scriveva queste parole nel 1949; ma il tempo passato non ha cambiato molto la situazione. Il matrimonio resta, per l'uomo, una gran rottura di palle. È questo il motivo per cui la modernissima chicken-lit pullula ancora di donne desiderose di convogliare a nozze, e di uomini che ne farebbero volentieri a meno.
Perché un uomo dovrebbe sposarsi? Per i motivi di cui sopra, che cominciavano a venir meno già sessant'anni fa, e oggi praticamente non sussistono.
Perché una donna dovrebbe sposarsi? Per tanti motivi. Oggi. Perché per quanto possa impegnarsi professionalmente, le probabilità di incontrare un uomo che guadagni più di lei e possa garantirle una posizione migliore con il matrimonio sono ancora estremamente alte. Il Complesso di Cenerentola è un libro molto interessante, scritto nel 1982 dalla psicoterapeuta Colette Dowling, che affronta “la sottile paura delle donne di essere indipendenti”. Paura morbosa e sotterranea che spingerebbe le donne a cercare un uomo più ricco che possa consentir loro di rinunciare alla carriera , se ne hanno una, o quanto meno di lasciarla in secondo piano. Retaggio di millenni di sottomissione, il Cinderella Complex è un buon motivo per scegliere il matrimonio. Ma non l'unico.
L'imperativo figli è un altro. Imperativo, anche se oggi la funzione di matrice attribuita all'essere femminile è ipocritamente negata, nei fatti resta l'elemento qualificante della femminilità. Si può facilmente obiettare che non è necessario il matrimonio per avere figli. È vero. Ma in Italia un figlio nato fuori dal matrimonio, per quanto riconosciuto, non è equiparato giuridicamente non solo ad uno nato all'interno del matrimonio, ma neanche a un nascituro. Se non per sé, per la propria prole una donna (e spesso anche un uomo, e questo è forse l'unico motivo razionale che spinga l'uomo italiano al matrimonio) desidera il matrimonio.
Poi, ovviamente, ci sono le motivazioni d'ordine sociale. Preferirei non esistessero; sarebbe tanto bello se ognuno vivesse la propria vita per se stesso nel rispetto degli altri senza sentire di avere qualcosa da dimostrare, a questi altri. Ma ci sono. La mamma che ti sogna con l'abito bianco ( e lui con la fede al dito). Le tue amiche che si sono già tutte (pfff...) sposate e tu sei rimasta l'unica che non sa decidersi (parlo sempre di coppie già formate; la scelta della single è un altro argomento) o che non sa far decidere lui. I matrimoni delle tue amiche che sono stati tutti meravigliosi anche se a dire il vero in ognuno di essi c'era qualcosa che non andava proprio tipo al matrimonio di Pinuccia con la Ford T che ci sono volute due ore per arrivare al ristorante o la festa di Rosa che senza il buffet di dolci non è un vero matrimonio o la cerimonia di Marianna in chiesa con la madre dello sposo che le è squillato il cellulare mentre si scambiavano gli anelli. I colleghi di lavoro che continuano a chiederti: e allora, quando vi decidete? I conoscenti che dopo i primi due minuti di conversazione finiscono sempre invariabilmente per chiederti: ma lei è sposata? (Ve lo immaginate un dialogo tra due uomini che stanno per caso facendo insieme la fila alle poste e uno chiede all'altro se è sposato? Ci si interrogherebbe sulle sue tendenze sessuali... invece chiederlo ad una donna è considerata una cosa normale, quasi doverosa, nonostante il disuso dell'odioso termine “signorina”...brrr...).
Insomma, di riffe o di raffe, oggi come nel 1949 una donna deve sposarsi; anche se per lei sempre di più come per l'uomo il matrimonio è ormai solo una rottura di scatole. Ma che ci volete fare?
Se una è fortunata, trova un uomo che ama e la ama, e deve solo riuscire a convincere lui, e forse viene fuori pure il mellone rosso, come diceva Carosone. Se invece le va di sfiga, arrivata ad una certa età riesce a trovare uno di quei rari individui di sesso maschile per i quali il matrimonio è ancora un traguardo importante nella vita. Si tratta in genere di esseri tristi e pesanti (soprattutto la seconda), che si sono trascinati per altrettanto tristi storie in cerca della donna perfetta finché non sono diventati disposti a tutto. L'unione di due solitudini, diceva un tale, crea una solitudine più grande, ma socialmente più accettabile, aggiungo io.
Ma forse questi son gli unici matrimoni destinati a durare. Il matrimonio è un istituto tautologico che trova in se stesso la propria ragione di esistere. Se non esistesse, non ci sarebbe nessun motivo per inventarlo. Quindi quale matrimonio è migliore di quello di due persone che si sposano non perché si amano, non per metter su famiglia, ma solo per sposarsi?
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