Schegge di Lola
15 novembre 2009
Le condizioni della vita moderna – meno stabile, più incerta di prima – aumentano i pesi del matrimonio per l'uomo; i benefici invece sono diminuiti perché può provvedere facilmente da solo al suo mantenimento e, in genere, soddisfare i bisogni sessuali. Certamente il matrimonio comporta comodità materiali (“si mangia meglio in casa propria che al ristorante”) - comodità erotiche – (“è come avere il bordello in casa”) - libera l'individuo dalla solitudine...


Simone de Beauvoir scriveva queste parole nel 1949; ma il tempo passato non ha cambiato molto la situazione. Il matrimonio resta, per l'uomo, una gran rottura di palle. È questo il motivo per cui la modernissima chicken-lit pullula ancora di donne desiderose di convogliare a nozze, e di uomini che ne farebbero volentieri a meno.
Perché un uomo dovrebbe sposarsi? Per i motivi di cui sopra, che cominciavano a venir meno già sessant'anni fa, e oggi praticamente non sussistono.
Perché una donna dovrebbe sposarsi? Per tanti motivi. Oggi. Perché per quanto possa impegnarsi professionalmente, le probabilità di incontrare un uomo che guadagni più di lei e possa garantirle una posizione migliore con il matrimonio sono ancora estremamente alte. Il Complesso di Cenerentola è un libro molto interessante, scritto nel 1982 dalla psicoterapeuta Colette Dowling, che affronta “la sottile paura delle donne di essere indipendenti”. Paura morbosa e sotterranea che spingerebbe le donne a cercare un uomo più ricco che possa consentir loro di rinunciare alla carriera , se ne hanno una, o quanto meno di lasciarla in secondo piano. Retaggio di millenni di sottomissione, il Cinderella Complex è un buon motivo per scegliere il matrimonio. Ma non l'unico.
L'imperativo figli è un altro. Imperativo, anche se oggi la funzione di matrice attribuita all'essere femminile è ipocritamente negata, nei fatti resta l'elemento qualificante della femminilità. Si può facilmente obiettare che non è necessario il matrimonio per avere figli. È vero. Ma in Italia un figlio nato fuori dal matrimonio, per quanto riconosciuto, non è equiparato giuridicamente non solo ad uno nato all'interno del matrimonio, ma neanche a un nascituro. Se non per sé, per la propria prole una donna (e spesso anche un uomo, e questo è forse l'unico motivo razionale che spinga l'uomo italiano al matrimonio) desidera il matrimonio.
Poi, ovviamente, ci sono le motivazioni d'ordine sociale. Preferirei non esistessero; sarebbe tanto bello se ognuno vivesse la propria vita per se stesso nel rispetto degli altri senza sentire di avere qualcosa da dimostrare, a questi altri. Ma ci sono. La mamma che ti sogna con l'abito bianco ( e lui con la fede al dito). Le tue amiche che si sono già tutte (pfff...) sposate e tu sei rimasta l'unica che non sa decidersi (parlo sempre di coppie già formate; la scelta della single è un altro argomento) o che non sa far decidere lui. I matrimoni delle tue amiche che sono stati tutti meravigliosi anche se a dire il vero in ognuno di essi c'era qualcosa che non andava proprio tipo al matrimonio di Pinuccia con la Ford T che ci sono volute due ore per arrivare al ristorante o la festa di Rosa che senza il buffet di dolci non è un vero matrimonio o la cerimonia di Marianna in chiesa con la madre dello sposo che le è squillato il cellulare mentre si scambiavano gli anelli. I colleghi di lavoro che continuano a chiederti: e allora, quando vi decidete? I conoscenti che dopo i primi due minuti di conversazione finiscono sempre invariabilmente per chiederti: ma lei è sposata? (Ve lo immaginate un dialogo tra due uomini che stanno per caso facendo insieme la fila alle poste e uno chiede all'altro se è sposato? Ci si interrogherebbe sulle sue tendenze sessuali... invece chiederlo ad una donna è considerata una cosa normale, quasi doverosa, nonostante il disuso dell'odioso termine “signorina”...brrr...).
Insomma, di riffe o di raffe, oggi come nel 1949 una donna deve sposarsi; anche se per lei sempre di più come per l'uomo il matrimonio è ormai solo una rottura di scatole. Ma che ci volete fare?
Se una è fortunata, trova un uomo che ama e la ama, e deve solo riuscire a convincere lui, e forse viene fuori pure il mellone rosso, come diceva Carosone. Se invece le va di sfiga, arrivata ad una certa età riesce a trovare uno di quei rari individui di sesso maschile per i quali il matrimonio è ancora un traguardo importante nella vita. Si tratta in genere di esseri tristi e pesanti (soprattutto la seconda), che si sono trascinati per altrettanto tristi storie in cerca della donna perfetta finché non sono diventati disposti a tutto. L'unione di due solitudini, diceva un tale, crea una solitudine più grande, ma socialmente più accettabile, aggiungo io.
Ma forse questi son gli unici matrimoni destinati a durare. Il matrimonio è un istituto tautologico che trova in se stesso la propria ragione di esistere. Se non esistesse, non ci sarebbe nessun motivo per inventarlo. Quindi quale matrimonio è migliore di quello di due persone che si sposano non perché si amano, non per metter su famiglia, ma solo per sposarsi?

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posted by Lola Bi at 11/15/2009 10:01:00 AM | Permalink |


6 Comments:


  • At 11/17/2009 02:39:00 AM, Blogger S4v3r10

    leggerti fa sempre bene all'animo e allo spirito...hai una dote innata, perchè non butti giù un libro?
    complimenti a parte dovresti intrattenere uno scambio pubblico con filippetti e confrontarti con la sua teoria sulla "desuetudine del contratto di matrimonio"
    ne leggeremmo delle belle!
    io, dal mio piccolo e parziale punto di vista, ti dico che sono felicissimo di essermi sposato ma che sicuramente sarei stato ugualmente felice se avessi convissuto con la mia mogliettina

    il legame va oltre la firma su un contratto posto su un registrone poggiato (tra l'altro) su un altare
    il vincolo morale ed intimo è (ad oggi) più forte di qualsiasi altro legaccio
    e se si sciogle quello gli altri andrebbero facilmente in pezzi sia che fossi sposato che se convivessi

    per questo ti direi "va dove ti porta il cuore" ma la Tamaro mi sta sulle balle e quindi ti dico FA COME CREDI E FOTTITENE DEL PROSSIMO (me compreso ;) )

     
  • At 11/17/2009 05:41:00 AM, Blogger Lola Bi

    grazie per i complimenti... ma un libro al massimo credo che potrei buttarlo giù dallo scaffale, vista la mia imbranataggine cronica!

    sono d'accordo con te, sul finale: ognuno dovrebbe fare come crede e fottersene di quello che pensano gli altri.
    e mi rendo conto che non ho minimamente considerato l'aspetto religioso della faccenda; forse perché dò per scontato che se una persona è credente il matrimonio sia un atto doveroso (e invece non sempre è così).

    io spero che prima o poi (ma con questi chiari di luna mi sa che sarà poi) ci sia una legislazione che tuteli anche i figli nati fuori dal matrimonio. solo per consentire a tutti una scelta più serena.

     
  • At 11/21/2009 01:33:00 AM, Anonymous Antoine

    Va bene, sei stata un pò lunga ma credo di aver compreso l'essenziale: Auguri di felice matrimonio!

    ciao,
    Antoine

     
  • At 11/21/2009 04:25:00 AM, Blogger Lola Bi

    seeeeeeee... il Rude Brianzolo è un uomo. Razionalissimo.

     
  • At 1/17/2010 05:55:00 AM, Blogger Ataru

    Cambiato opinione? :)

     
  • At 2/03/2010 02:13:00 PM, Anonymous Antoine

    Rinnovo gli auguri. E li estendo: anche alle zie.

    ciao,
    A.

     

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